Questa mattina, presso la Camera dei Deputati, il Presidente di Federculture, nella persona di Andrea Cancellato, è stato ascoltato dalla Commissione Cultura nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante “Agevolazioni in favore delle start-up culturali nonché modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 in materia di raccolta di capitali tra il pubblico per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali”.
In particolare Federculture ha sottolineato, in merito alla proposta di legge A.C. 2950, di arricchire la definizione di “start-up culturale” – partendo dalla definizione di impresa culturale e creativa – sia sul piano dell’input (che può essere anche immateriale), sia sul piano dell’output (che non deve essere circoscritto solo all’innovazione tecnologica o digitale). Inoltre, si ritiene che debbano essere incluse nel novero delle start-up culturali, non solo le società di capitali, così come previsto dal d.l. 179/2012, ma anche altre forme giuridiche che, per le loro caratteristiche, sono maggiormente diffuse in ambito culturale.
Per approfondimenti scarica la Memoria presentata da Federculture alla Commissione Cultura
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