La Legge per le Imprese Culturali e Creative

La Legge per le Imprese Culturali e Creative

La Legge per le Imprese Culturali e Creative

Da anni Federculture ragiona, insieme alle altre associazioni di categoria, sulla corretta individuazione dell’imprenditoria culturale, pubblica, partecipata e privata, e sulla necessità di una normativa che la identifichi e la sorregga.

Tale esigenza è emersa con prepotenza durante e dopo l’emergenza Covid, quando gli interventi di sostegno hanno dovuto fare i conti con la difficoltà a riconoscere i soggetti che compongono questo vasto settore e le filiere sottostanti.

Ora si sta finalmente profilando una stagione di impegni legislativi che potrebbe portare in tempi brevi alla definizione di un quadro normativo che metta ordine e offra una griglia di interpretazione chiara.

Già due proposte di legge sono state depositate alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica e sono in discussione presso le rispettive commissioni. Nel frattempo, e senza un raccordo apparente con l’attività del Parlamento, il Ministero dell’Impresa e del Made in Italy ha emanato un Disegno di Legge che dedica un’importante attenzione a questo tema.

Anche le Regioni stanno legiferando in tal senso, un esempio importante è la legge recentemente promulgata dalla Regione Abruzzo, un voluminoso e articolato documento che tende a regolare l’intera materia e che ha comportato l’abrogazione e il coordinamento di quanto contenuto in ben 72 leggi vigenti.

Già dallo scorso anno 18 associazioni di categoria hanno sottoscritto un documento di sintesi rivolto al legislatore, che individua le esigenze e gli indirizzi condivisi dall’intero settore. Una sorta di manifesto che ha originato, più recentemente, un testo di approfondimento relativo al tema delle ICC.

Federculture ha ritenuto dunque necessario e urgente mettere a confronto i diversi soggetti istituzionali nella speranza che si arrivi a una unificazione dei procedimenti, che nel processo di formazione della norma vengano coinvolti operatori e portatori di interessi e si tenga conto dell’abbondante letteratura prodotta in questi anni sulla materia, frutto di studi, convegni, testi che costituiscono un materiale prezioso di riflessione che rischia di essere disperso nel momento cruciale delle decisioni.

Sono questi questi i temi discussi nell’incontro LA LEGGE PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE promosso da Federculture che si è svolto martedì 4 luglio a Roma presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano in Piazza di Pietra al quale hanno partecipato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, Umberto Croppi, Direttore Federculture; Francesca Velani, Vicepresidente di Promo PA Fondazione, i parlamentari Matteo Orfini, Componente VII Commissione (Cultura Scienze Istruzione) Camera dei Deputati e Mario Occhiuto, Segretario 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) Senato della Repubblica; Federico Mollicone, Presidente VII Commissione (Cultura Scienze Istruzione) Camera dei Deputati,  Andrea Cancellato, Presidente Federculture, in un confronto con i rappresentanti del Ministero della Cultura per il quale era presente il capo di gabinetto Francesco Giglioli e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

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