Scompare App18, diventano operative la Carta cultura giovani e Carta del Merito

Scompare App18, diventano operative la Carta cultura giovani e Carta del Merito

Scompare App18, diventano operative la Carta cultura giovani e Carta del Merito

Sono sati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i criteri e le modalità di assegnazione della Carta Carta cultura giovani e Carta del Merito, le nuove misure per i consumi culturali dei giovani introdotti con la Legge di Bilancio 2023 in sostituzione della App18. Saranno rivolte ai neodiciottenni e agli studenti diplomati meritevoli ed entreranno a regime dal 31 gennaio

Il regolamento attuativo del ministero della Cultura (di concerto con Mef e MiM) pubblicato in Gazzetta Ufficiale, definisce criteri e modalità di attribuzione e di utilizzo delle due carte. La dotazione economica complessiva delle due carte è di 190 milioni di euro annui. I due strumenti, ognuno del valore di 500 euro sono anche cumulabili tra loro.

La Carta Giovani è riservata ai diciottenni le cui famiglie hanno redditi fino a 35mila euro annui, mentre la Carta del Merito, è riconosciuta a coloro che hanno ottenuto un diploma di scuola secondaria con almeno 100/100 entro i 19 anni. In entrambi i casi la platea è riferita ai giovani residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità.

Sono gestite tramite una piattaforma informatica che richiede la registrazione dei beneficiari e dei luoghi dove possono essere spese, assicurando la riservatezza dei dati personali. La registrazione è consentita, relativamente alla Carta della cultura Giovani, dal 31 gennaio al 30 giugno dell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età e, relativamente alla Carta del merito, dal 31 gennaio al 30 giugno dell’anno successivo al conseguimento del diploma finale. Le Carte sono attribuite a ciascun soggetto beneficiario registrato, per un importo pari a 500 euro ciascuna, per l’acquisto di: biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo; libri; abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale; musica registrata; prodotti dell’editoria audiovisiva; titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali; corsi di musica; corsi di teatro; corsi di danza; corsi di lingua straniera. Sono esclusi dal novero dei prodotti acquistabili i videogiochi, i video-corsi aventi contenuto diverso da quelli indicati nonché gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi.

La piattaforma prevede la generazione, nell’area riservata di ciascun beneficiario registrato, di buoni di spesa elettronici, con codice identificativo, associati all’acquisto di uno dei beni o servizi consentiti.

Le imprese e gli esercizi commerciali, le sale cinematografiche, da concerto e teatrali, gli istituti e i luoghi della cultura, i parchi naturali e le altre strutture ove si svolgono eventi culturali o spettacoli dal vivo, presso i quali è possibile utilizzare le Carte, sono inseriti, a cura del MIC, per il tramite di SOGEI, in un apposito elenco, consultabile sulla piattaforma informatica dedicata.

Il Ministero della Cultura vigila sul corretto funzionamento delle Carte e, in caso di eventuali usi difformi o di violazioni delle disposizioni attuative, può provvedere alla loro disattivazione, alla cancellazione dall’elenco delle strutture, delle imprese o degli esercizi commerciali accreditati, al diniego dell’accredito o al recupero delle somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili, nonché in via cautelare alla sospensione dell’erogazione degli accrediti oppure, in presenza di condotte più gravi o reiterate, alla sospensione dall’elenco dei soggetti accreditati.

Il MiC, inoltre, cura l’attività di comunicazione istituzionale, mediante apposite iniziative di informazione e promozione della misura e fornisce assistenza all’utenza entro il limite massimo di spesa di euro 350.000 annui.

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