Nascono i nuovi ‘depositi visitabili’ dei musei civici fiorentini, uno spazio che è quasi un museo dove ammirare tante opere d’arte finora rimaste celate al pubblico per mancanza di spazi adeguati per la loro fruizione. Gli spazi, una superficie di 1100 metri quadrati, disposti su tre piani, sono quelli del complesso di Santa Maria Novella, inaugurati nel mese di gennaio, nei quali non solo è stato possibile raccogliere grandi quantitativi di opere d’arte in condizioni ottimali di conservazione, ma anche di renderli fruibili per i cittadini.
I nuovi depositi sono stati realizzati su progetto della Direzione Servizi Tecnici in collaborazione con la Direzione Cultura e Sport, nell’ambito della campagna di riqualificazione degli ambienti del complesso di Santa Maria Novella, liberati nel 2016 dalla Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri.
In questa prima fase sono già state sistemate circa 300 opere appartenenti alla raccolta Alberto Della Ragione e ad altri nuclei delle Collezioni del Novecento. A queste andranno progressivamente ad aggiungersi: la rimanente parte delle collezioni novecentesche, funzionali alle rotazioni espositive del vicino Museo Novecento, le sinopie del ciclo di affreschi del Chiostro Verde di Santa Maria Novella, alcune raccolte ottocentesche, tra le quali quella dell’ex Museo del Risorgimento e il legato di Icilio Cappellini comprendente dipinti dei Macchiaioli, le opere non esposte dell’ex Museo storico-topografico Firenze com’era e un’ampia rassegna di marmi, gessi e reperti lapidei di varia provenienza, per un totale stimato di circa 4.500 beni.
Al piano terra gli ambienti consistono in una grande sala voltata di 290 metri quadrati che ospita la ‘Galleria delle sculture’ allestita con pedane, basamenti, mensole e scaffalature per statue, busti, e materiali lapidei vari. Gli ambienti di deposito al primo piano hanno una superficie di 650 metri quadrati circa distribuiti in nove sale. Nelle due sale più ampie sono state realizzate delle imponenti strutture metalliche autoportanti in parte già attrezzate con grandi pannelli grigliati a scorrimento, bifacciali, che garantiscono l’appendimento dei dipinti su entrambi i lati. Nelle altre sale sono state previste ulteriori attrezzature espositive e conservative, non solo griglie, ma anche cassettiere e scaffalature per collocare manufatti eterogenei. Completano gli ambienti di deposito ulteriori spazi destinati alle funzioni di ufficio e di laboratorio per interventi di manutenzione.
Gli ampi spazi, oltre a garantire ai nuovi depositi il corretto svolgimento della loro funzione ordinaria di giacimenti di opere, strumentali ai progetti di studio, conservazione e valorizzazione, permettono di renderli accessibili al pubblico tramite visite guidate su prenotazione.
Le visite, curate da MUS.E, daranno la possibilità di scoprire non solo le opere che vi sono conservate, ma anche il ‘dietro le quinte‘ del funzionamento di un moderno deposito museale. Dopo le prime visite guidate, gratuite, a fine gennaio, a partire da febbraio, proseguiranno a pagamento ogni sabato.
La prenotazione è sempre obbligatoria: 055-2768224, info@musefirenze.it.
Foto dal web