Dal 1° luglio 2024 riparte FRI-Tur, l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità delle strutture ricettive e a favorire gli investimenti nel settore fieristico, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Previsto dal PNRR, è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da Invitalia.La misura è rivolta ad imprese alberghiere, agriturismi, strutture all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (compresi stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici).
Sono finanziabili investimenti compresi tra 500.000 euro e 10 milioni di euro per interventi realizzati sul territorio nazionale e compatibili con la transizione climatica ed energetica. FRI-Tur prevede una riserva del 50% delle risorse per gli investimenti green e una riserva del 40% al Sud. Il finanziamento agevolato o il contributo diretto possono arrivare la 35% delle spese ammissibili.
Le domande vanno presentate dalle ore 12:00 del 1° luglio e fino alle 12:00 del 31 luglio 2024, utilizzando esclusivamente la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia.
L’attribuzione degli incentivi avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, nel limite massimo di spesa previsto per l’annualità 2024.
Le istruzioni sono contenute nell’Avviso ministeriale relativo alla misura finanziati dal PNRR.
Gli incentivi concessi
Il finanziamento agevolato ha durata da 4 a 15 anni, al tasso fisso dello 0,50%, con tre anni di preammortamento, ed è abbinato a un finanziamento a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca che aderisce alla Convenzione MITUR-ABI-CDP del 29 agosto 2022 aggiornata il 03.06.2024.
Il contributo a fondo perduto è concesso in base agli importi ammissibili, fino a un massimo del 35% e varia secondo macro aree del territorio:
– Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna; 30% micro imprese; 23% piccole imprese; 18% medie imprese; 10% grandi imprese.
– All’ interno delle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli
Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo; 25%
micro imprese; 20% piccole imprese; 15% medie imprese; 5% grandi imprese;
– Resto d’Italia, per le sole PMI: 15% micro e piccole imprese; 5% medie imprese.
Contributo e finanziamento ammessi per:
incremento dell’efficienza energetica;
riqualificazione antisismica;
eliminazione delle barriere architettoniche;
interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, funzionali alla realizzazione degli interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
interventi per la digitalizzazione;
acquisto/rinnovo di arredi.
Le voci di costo ammesse
Servizi di progettazione: nella misura massima complessiva del 2%;
suolo aziendale e sue sistemazioni: fino al 5%;
fabbricati, opere murarie e assimilate: fino al 50%;
macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%.
I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.
Info sul sito di INVITALIA