Si è conclusa sabato 26 ottobre 2024 la diciannovesima edizione di Ravello Lab – Colloqui Internazionali, il forum europeo promosso da Federculture, dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, che ha visto in tre giorni oltre 100 partecipanti in tre tavoli di lavoro sui temi della cultura e digitalizzazione tra limiti e opportunità. Nelle prossime settimane i lavori dei laboratori saranno condensati nelle ‘Raccomandazioni’ al Governo e agli stakeholder pubblici e privati.
Le nuove frontiere della cultura: l’Intelligenza Artificiale questo il core dell’evento, in una proposta di approfondimento, confronto, ascolto e conoscenza. Partire dalla rivoluzione attuata dalle tecnologie digitali sul settore dei beni culturali per delinearne limiti, ostacoli e opportunità. Individuare nuovi spunti e visioni, favorire lo scambio di relazioni e consolidarsi quale intelligenza connettiva e collettiva capace di esprimere nuove proposte e ‘Raccomandazioni’ in grado di generare una strategia per un settore culturale, nell’era digitale, sempre più efficace, innovativo e sostenibile.
La digitalizzazione sta travolgendo la nostra società: l’indicatore che misura la maturità digitale degli stati membri dell’UE cresce del 20% annuo, trainato dalla banda larga, dall’integrazione dei servizi digitali nella PA, dall’integrazione dei servizi delle imprese. C’è solo un dato che cresce molto lentamente ed è quello delle competenze digitali. Questo indicatore cresce del 2% annuo e l’Italia è il terzultimo paese europeo per livello di competenze digitali. Il settore dei musei e della cultura arranca in questi processi: se è vero che il 76% dei musei usa almeno uno strumento digitale, ma solo il 20% lo fa nell’ambito di una vera e propria strategia digitale. Solo il 20% ha una biglietteria on line e solo il 5% adotta tecnologie digitali per i processi di conservazione. Da una ricerca lanciata dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, che ha già visto più di 1.100 professionisti della cultura rispondere sul loro rapporto con l’IA, emergono luci e ombre: metà del campione ritiene che la IA non interesserà il loro lavoro, mentre l’altro 50% vede opportunità. Due su tre ritengono però di avere bisogno di formazione ma il 75% dei rispondenti ritiene che la IA avrà un impatto significativo nel migliorare le condizioni di accesso ai contenuti culturali.
L’IA è sicuramente una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche che l’uomo abbia mai sperimentato, una sfida avvincente e affascinante che ha offerto al laboratorio di idee e proposte svoltosi in Villa Rufolo, numerosi elementi e spunti di analisi, sperimentazioni e riflessioni per impiegare le tecniche di intelligenza artificiale sul patrimonio culturale, discussi e approfonditi nei tre panel:
- Panel 1 “La tecnologia per la cultura”
- Panel 2 “Cultura e sostenibilità”
- Panel 3 “II lavoro culturale nell’era digitale”
Essere in grado di “dominare” l’intelligenza artificiale utilizzare appieno gli strumenti e le potenzialità che offre, limitando i rischi che invece comporta. Utilizzarla al meglio per migliorare la fruizione culturale, la divulgazione e l’accessibilità, ampliando conoscenza e partecipazione. L’era digitale sta prospettando un profondo cambiamento anche sul lavoro culturale, comprendere questa sfida così rivoluzionaria appare un’esigenza necessaria quanto delicata: articolare così su tre panel i focus portanti è sembrato funzionale per riuscire a restituire risposte concrete e ben strutturate. Infatti, nelle prossime settimane Ravello Lab produrrà, come sempre, le Raccomandazioni che hanno l’ambizione di contribuire a definire una nuova agenda politica dei diversi livelli istituzionali chiamati a sviluppare innovative politiche pubbliche di sviluppo, centrate sulla cultura e sulle industrie creative.
I contenuti video dell’edizione 2024 sono consultabili gratuitamente sulla piattaforma di formazione a distanza della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali all’indirizzo fad.fondazionescuolapatrimonio.it, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook Ravello Lab.
Ravello Lab 2024 si è svolto con la collaborazione del Comune di Ravello e della Fondazione Ravello e col sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Campania, della Camera di Commercio di Salerno, della Fondazione Banco di Napoli, della Fondzione CHANGES, della Fondazione Brescia Musei, Audio Visual, PandA Foundation, Amuseapp, Antares Seduzioni Organizzative.