Roma, 23 giugno 2015. Le dimissioni in blocco del Cda dell’Azienda Speciale Palaexpo preoccupano e sono il segnale evidente del clima di incertezza, più volte denunciato da Federculture, nel quale versano le imprese culturali.
Il Palaexpo è un’eccellenza nel panorama europeo dei soggetti che producono mostre ed esposizioni, con risultati del tutto positivi sia in termini di qualità dell’offerta culturale che di capacità di attrarre il pubblico. Da anni l’azienda ha raggiunto un autofinanziamento che si attesta mediamente al 57%, senza scendere mai al di sotto del 51%, mentre l’affluenza media annuale agli eventi gratuiti e a pagamento è di oltre 700.000 persone. Ha prodotto la mostra che ha registrato il maggior numero di visitatori nella Capitale negli ultimi 20 anni (Caravaggio 2010) e solo nel 2014 con le mostre Frida Kahlo e Memling, allestite alle Scuderie del Quirinale, che hanno richiamato oltre 400.000 visitatori, l’azienda ha creato un beneficio economico per la città in termini di ricchezza totale generata di circa 34 milioni di euro.
Per questo l’Azienda Speciale Palaexpo è un’esperienza che appartiene a tutti i cittadini e che ha accompagnato, dalla sua costituzione, il processo di sviluppo della Capitale.
“L’auspicio – dichiara il presidente di Federculture, Roberto Grossi – è che la crisi aperta dalle dimissioni del cda possa essere risolta e che vengano superati i problemi sul tappeto per proseguire l’attività dell’attuale compagine gestionale in un clima di rinnovato impegno sull’arte e sulla cultura per il futuro della nostra città.”