Appia: la Regina Viarum candidata all'Unesco

Appia: la Regina Viarum candidata all’Unesco

Appia: la Regina Viarum candidata all'Unesco

E’ stato presentata lo scorso 1° ottobre a Firenze, nell’ambito di TourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale, la proposta  di candidatura all’Unesco come sito patrimonio dell’umanità della Via Appia Antica. Il primo caso di proposta partita direttamente dal Ministero della Cultura, in questo caso la Regina Viarum come “sito seriale” di eccezionale valore universale.

All’iniziativa del Mic si sono uniti 28 uffici del Ministero, 4 regioni, 13 città metropolitane e province, 74 comuni, 14 parchi, 25 università, oltre a numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali. Il percorso integrale parte da Roma per arrivare a Brindisi, più la variante traianea che invece collega tra loro la città di Brindisi con quella di Benevento. Le ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche, architettoniche, funerarie e civili della via Appia, distribuite lungo l’intero tracciato, rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale valore che è necessario tutelare e valorizzare.

Il processo di candidatura è stato avviato da settembre 2020 con i sopralluoghi tesi ad individuare i tratti di strada maggiormente rappresentativi dell’Eccezionale Valore Universale del bene e rispondenti ai requisiti richiesti dall’UNESCO. A tal fine sono stati individuati e perimetrati i 22 tratti dell’antica strada, con le varianti e le diramazioni, che saranno presentati quali componenti del “sito seriale” che si vuole iscrivere nella Lista, in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi dell’eccezionale valore universale del bene e rispondenti ai requisiti definiti dall’UNESCO. Il Ministero della Cultura, per sostenere la candidatura, sta inoltre investendo ingenti cifre nel restauro e nella valorizzazione di alcune evidenze archeologiche situate lungo il percorso della strada.

L’itinerario della via Appia è da porre al centro delle politiche di sviluppo sostenibile per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori, fondamentali per la crescita in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro immenso patrimonio.

La candidatura sarà presentata entro il 1° febbraio 2023 e, dopo il complesso e lungo iter di valutazione da parte dell’ICOMOS (l’organismo consultivo del Comitato del patrimonio mondiale), si auspica che l’Appia sarà riconosciuta nella famosa lista durante la Sessione estiva del 2024 (giugno-luglio).