Cultura&Turismo, una strategia di sistema per l'Italia

Cultura&Turismo, una strategia di sistema per l'Italia

Cultura&Turismo, una strategia di sistema per l'Italia

Cresce ed è sempre più condivisa la convinzione che Cultura e Turismo Culturale rappresentano rilevanti assi strategici su cui puntare per rilanciare lo sviluppo del Paese. L’attribuzione della competenza delle politiche turistiche al Ministero per i beni e le attività culturali rappresenta un segnale incoraggiante. Si tratta ora di approfondire e qualificare con proposte concrete gli interventi di sistema in grado di disegnare un percorso condiviso di valorizzazione del patrimonio culturale in chiave turistica favorendo la concertazione tra i diversi livelli istituzionali e sviluppando un positivo rapporto di partenariato pubblico-privato.
Il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 rappresenta un’opportunità straordinaria a sostegno dello sviluppo del Paese e, in particolare, del Mezzogiorno a condizione che Cultura e Turismo assumano quella centralità nelle politiche di sviluppo che il mondo intero ci chiede.
L’incontro è stato l’occasione per approfondire gli interventi e le buone pratiche, per valorizzare il patrimonio culturale in chiave turistica, per proporre al Governo una serie di misure concrete da realizzare e per presentare le nuove iniziative messe in campo dalle amministrazioni locali.
Secondo il Presidente del Formez PA Carlo Flamment “se il nostro Paese sarà in grado di recuperare parte della competitività persa  nel 2016 il turismo potrà raggiungere almeno l’11,9% del Pil, creando 900 mila nuovi posti di lavoro. Le prospettive di rilancio del turismo mondiale aprono grandi potenzialità per le Regioni del nostro Mezzogiorno, dopo i ritardi accumulati in questi anni. Pur avendo sofferto più di altre aree del nostro Paese il declino del settore turistico, il Mezzogiorno può sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020. Per questo si deve  creare – prima di tutto – una cabina di regia unica tra Governo, Ministeri e Regioni, cercando di integrare un’estesa gamma di servizi e convenzioni per il turista attraverso le nuove tecnologie. Fondamentale il miglioramento del sistema ricettivo di tutto il Mezzogiorno, con l’adozione di standard di classificazione Ue e un marchio di qualità nazionale, migliorando l’accessibilità”.
Il Presidente Federculture Roberto Grossi  ha aggiunto che “di fronte ad una crisi che sembra non toccare mai il fondo e una disoccupazione che sta mettendo in ginocchio il tessuto sociale del Paese, continuare a non valorizzare le enormi potenzialità del nostro capitale culturale, anche in chiave turistica, sarebbe una scelta  irresponsabile e anti storica. Basti pensare che il turismo culturale rappresenta il 39% del mercato turistico italiano e potrebbe arrivare al 50% nei prossimi tre anni gestendo in modo efficiente un patrimonio spesso abbandonato e attuando politiche integrate nei territori. L’iniziativa promossa da Formez e Federculture ha confermato che è possibile rimuovere gli ostacoli che fino ad oggi hanno bloccato una strategia nazionale e superare i conflitti fra Stato, Regioni ed Enti locali. Una forte azione comune dovrebbe essere un punto centrale anche in vista del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea che deve riaffermare il ruolo dell’Italia come paese produttore di cultura”.
Presentazione del Presidente Federculture Roberto Grossi
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