Si è svolto dal 19 al 21 ottobre la dodicesima edizione di Ravello LAB – Colloqui Internazionali il forum europeo su cultura e sviluppo promosso da Federculture e Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali che dal 2006 si propone come punto avanzato di elaborazione e di proposta sui temi relativi alle politiche di sviluppo territoriale centrate sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sul sostegno delle industrie creative.
Proprio in virtù della stretta connessione con i temi dello sviluppo e dell’impresa, ai consueti partner istituzionali, si aggiunge quest’anno Confindustria che ha riconosciuto particolare valore ai Colloqui di Ravello, a cui ha portato il suo saluto il Presidente Vincenzo Boccia, e che ha indicato come partecipanti ai tavoli di lavoro diversi componenti del Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo, tra cui Renzo Iorio che lo presiede.
Ravello Lab, inoltre, sin dalla sua prima edizione, beneficia del patrocinio della DG Cultura della Commissione Europea, del Consiglio d’Europa, dell’Ufficio di Rappresentanza italiano del Parlamento Europeo, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e di numerose altre Istituzioni ed Associazioni; a riconoscimento del lavoro svolto nelle sue dodici edizioni, Ravello Lab è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il 19 pomeriggio si è tenuta la presentazione dei lavori dell’edizione e una tavola rotonda dal titolo “Verso l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale”. Nella giornata di venerdì 20 si terranno i due tavoli tematici su “Pianificazione strategica, progettazione e valutazione” e “L’impresa culturale tra risultato economico e valore sociale” ai quali sono intervenuti, come ogni anno, esperti, operatori e amministratori italiani ed europei. I lavori si sono chiusi sabato 21 ottobre con la sessione plenaria conclusiva nella quale sono stati presentati i risultati dei lavori dei workshop, oggetto di discussione della tavola rotonda, a cui hanno partecipato qualificati relatori e che è stata conclusa dall’intervento di Antimo Cesaro, Sottosegretario Mibact.
Con questa edizione, che si svolge in vista dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (2018), i Colloqui di Ravello si concentrano in particolare sulle azioni necessarie a favorire l’affermarsi di modelli di progettazione integrata e partecipata e far emergere le potenzialità del ‘fare impresa’ nella cultura, individuando gli strumenti efficaci per misurare il valore economico e sociale derivante da una gestione innovativa e sostenibile delle risorse culturali.
Questi temi sono stati approfonditi nei due tavoli di lavoro dedicati da un lato – Panel 1 “Pianificazione strategica, progettazione e valutazione” – all’esame dei Piani di Gestione Unesco in quanto buona pratica che, con adattamenti e possibili miglioramenti, potrebbe progressivamente divenire una metodologia ‘universale’ di progettazione integrata (tra diversi livelli istituzionali e tra pubblico e privato) e partecipata, anche alla luce del disegno che ispira la Convenzione di Faro, di imminente ratifica da parte del Parlamento italiano. La discussione intende mettere a fuoco l’intera gamma di strumenti a disposizione per favorire la crescita dei territori, con particolare riferimento agli Accordi di Valorizzazione e alle misure messe in campo dalla seconda edizione del ‘Programma MuSST – Patrimonio culturale e progetti di sviluppo locale’, promosso dalla Direzione Generale Musei del Mibact, in collaborazione con Federculture.
Nel secondo panel “L’impresa culturale tra risultato economico e valore sociale” i lavori prenderanno le mosse dal dibattito aperto dalla Conferenza Nazionale dell’Impresa Culturale (tenutasi a L’Aquila il 5 luglio 2017) e dalle recenti innovazioni legislative riguardanti il Terzo settore – che ha visto codificare l’impresa sociale -, e dal disegno di legge, a firma dell’On. Anna Ascani, ‘Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative’ approvato dalla Camera dei Deputati il 26 settembre 2017 e ora in esame al Senato. La discussione sul rapporto tra valore economico e valore sociale sarà oggetto di particolare riflessione a Ravello Lab, che tenterà di dare una metodologia di misurazione della ‘reddività sociale’ (accountability) dell’impresa culturale, anche in termini di nuova e qualificata occupazione e di ricadute positive sull’intero sistema economico.
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Per ulteriori informazioni www.ravellolab.org
All’interno del 30° numero di «Territori della Cultura», la rivista edita dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, gli atti della 12a edizione di Ravello Lab “Sviluppo a base culturale. Governance partecipata per l’impresa culturale”