Edizione X – Ravello LAB 2015. Cultura e Industrie Creative per lo sviluppo dei territori

Edizione X – Ravello LAB 2015. Cultura e Industrie Creative per lo sviluppo dei territori

Edizione X – Ravello LAB 2015. Cultura e Industrie Creative per lo sviluppo dei territori

La decima edizione di Ravello Lab – Colloqui Internazionali, organizzata dal Centro Europeo per i Beni Culturali e da Federculture, si è svolta a Ravello (Salerno) dal 22 al 24 ottobre.
Il progetto, nato nel 2006, è diventato un appuntamento annuale nel quale, per tre giorni –a Villa Rufolo, esperti e decisori politici italiani ed europei si incontrano per analizzare e discutere e proporre approfondimenti sulla cultura come driver di sviluppo, capace di incentivare la coesione sociale e favorire la crescita economica.
Da anni l’Europa è impegnata, attraverso diversi strumenti – dalla strategia UE 2020, all’Agenda Europea per la Cultura, da Europa Creativa a Horizon 2020, a sostenere la necessità di uno sviluppo a base culturale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva delle città e dei territori. In questo quadro, i Colloqui di Ravello intendono approfondire nuovi modelli di governance, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale e delle industrie creative, anche al fine di favorire lo sviluppo di nuove imprese e nuova occupazione, specie giovanile.
Giunto alla sua decima edizione Ravello Lab raccoglie e rilancia i frutti di un intenso lavoro centrato, in particolare, sulla progettazione integrata e partecipata e su nuove modalità di partenariato pubblico/privato.
Il Laboratorio si è articolato in tre giornate di lavoro, secondo il consolidato modello workshop con due sessioni parallele, incentrate su tematiche fortemente interconnesse:
Panel 1 – Il Partenariato pubblico – privato per lo sviluppo locale a base culturale
La prima sessione è stata introdotta dalle due relazioni di Massimo Zucconi e Rosaria Mencarelli che hanno anticipato e indicato al successivo dibattito numerosi spunti di riflessione relativamente a due macro temi che rappresentano componenti costitutive dei processi di sviluppo locale a base culturale. L’attenzione è stata portata, infatti, da un lato, sul riconoscimento della necessità e del valore dell’adozione di un approccio integrato nei processi di valorizzazione territoriale, dall’altro, sulle forme che deve assumere il confronto tra gli attori territoriali impegnati nel delineare percorsi di sviluppo locale e quindi sulla governance partecipativa.
Panel 2 – Territori e industrie creative tools per lo sviluppo
Il Panel 2, coordinato da Fabio Borghese, ha lavorato in quattro gruppi di lavoro (GdL) paralleli, che hanno approfondito quattro distinte tematiche identificate quali declinazioni prioritarie del tema assegnato al Panel.
La sessione di avvio del panel è stata dedicata alla introduzione delle quattro tematiche a cura di altrettanti keynote speakers. Il lavoro compiuto nell’ambito di ciascun gruppo di lavoro è stato coordinato da un facilitatore.
1.GdL “Innovazione creativa a base sociale e culturale”:  
2.GdL “Modelli e strumenti di cooperazione pubblico-privato per lo sviluppo locale culture led
3.GdL “Performing Heritage e cultura 3.0”
4.GdL “Business Knowledge
Il lavoro svolto nei tre giorni di incontri dalla community di Ravello confluisce ogni anno nelle “Raccomandazioni”, documenti di proposta rivolti al parlamento e al governo nei quali si possono ritrovare molte indicazioni divenute oggi politiche e leggi operative.
La presentazione delle Raccomandazioni dell’edizione 2015 si è svolta il 6 aprile presso il MiBACT, ed è stato anche l’occasione per annunciare l’undicesima edizione di Ravello Lab, in programma dal 20 al 22 ottobre 2016, che continuerà a concentrare l’attenzione sulle risorse e sulle industrie culturali, con particolare riferimento alla governance partecipata, alla progettazione integrata, ai modelli di gestione, alla partnership pubblico/privato. Si tratta di tematiche in linea anche con le azioni portate avanti dal Mibact e dall’Associazione italiana dei Siti Unesco che riguardano la gestione delle eccellenze culturali del nostro Paese.
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