Questo pomeriggio, 12 giugno, presso l’Aula della Commissione Finanze, Federculture è stata audita dalle commissioni VII (Cultura) e X (Attività produttive) nell’ambito dell’esame del DL 83/2014 “Decreto Cultura”. Ha presentato la memoria elaborata dall’ufficio legislativo della Federazione il presidente Roberto Grossi.
Federculture, nel suo ruolo di associazione rappresentativa di enti locali, Regioni e delle aziende pubbliche, accoglie con favore il Decreto, un provvedimento che costituisce senza dubbio un segnale importante di attenzione verso un settore caratterizzato per anni dall’assenza di interventi organici di riforma. Le nuove misure approvate hanno il pregio di far intravedere un’inversione di tendenza, già avviata con il precedente decreto “Valore Cultura” (DL 91/2013), pur rimanendo legate alla logica dell’emergenza.
Nella consapevolezza che i problemi del settore rendano indispensabili interventi di urgenza, si ritiene tuttavia necessaria una norma organica che affronti le tante criticità e i nodi presenti nell’attuale quadro normativo. Federculture pur apprezzando la ratio del provvedimento e condividendone in linea di massima i contenuti, auspica che si tratti di una premessa per un provvedimento strutturale che affronti alcune tematiche vitali per il settore culturale. La cultura, infatti, necessita di un progetto ben definito, di un disegno e di azioni strategiche di ampio respiro volte a risolvere problemi legati all’abbassamento dei livelli di produzione, alla gestione, alla partecipazione culturale e all’occupazione, in particolare giovanile.
La speranza è che durante l’iter di conversione in legge possano essere apportate quelle modifiche necessarie a rendere più incisivi gli interventi previsti.
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