Governo con decreto su Fondazione Milano-Cortina 2026 apre un varco per la disciplina delle fondazioni di partecipazione

Governo con decreto su Fondazione Milano-Cortina 2026 apre un varco per la disciplina delle fondazioni di partecipazione

Governo con decreto su Fondazione Milano-Cortina 2026 apre un varco per la disciplina delle fondazioni di partecipazione

FEDERCULTURE: ATTO DI STRAORDINARIA IMPORTANZA PER SETTORE CULTURALE, PRESENTEREMO UNA PROPOSTA DI LEGGE

Con un comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 10 giugno, viene data notizia dell’approvazione di un decreto (D.L. n. 76/2024) contenente una norma interpretativa relativa alla Fondazione Milano Cortina 2026.

Nel documento si legge che: «L’articolo 11 chiarisce – in via di interpretazione autentica dell’articolo 2, comma 2, del decreto legge 11 marzo 2020, n. 16 (che già disponeva che la Fondazione operi “in regime di diritto privato”) – che le attività svolte dalla Fondazione “Milano Cortina 2026” non sono disciplinate da norme di diritto pubblico e che la Fondazione non riveste la qualifica di organismo di diritto pubblico. La Fondazione “Milano Cortina 2026”, inoltre, opera sul mercato in condizioni di concorrenza e secondo criteri imprenditoriali».

Si tratta a nostro avviso di un provvedimento di straordinaria importanza che, seppur determinato da uno specifico evento, non può che avere un carattere generale, essendo riferito alla natura giuridica dell’istituto della “fondazione di partecipazione”.

Ribadire, con un atto normativo, quanto già stabilito dalla più recente giurisprudenza, che le fondazioni di partecipazioni, ancorché istituite da un ente pubblico, non possano essere disciplinate dalle norme di diritto pubblico, rientrando a pieno titolo nelle previsioni del Codice Civile, conferma l’esigenza di ridefinire in maniera chiara la natura di tali istituti e le forme di controllo cui questi sono sottoposti.

La norma arriva proprio nel momento in cui Federculture sta elaborando una propria proposta di legge destinata a regolare una fattispecie ampliamente diffusa in ambito culturale, ma oggetto delle più diverse e contraddittorie interpretazioni regolamentarie e giurisprudenziali.

Al tema è peraltro interamente dedicato il focus del nostro Rapporto Annuale 2024, in via di stampa, che sarà presentato al pubblico il prossimo 11 luglio presso l’Acquario Romano.

Siamo convinti che questa circostanza serva a sollecitare un confronto tra gli operatori e gli organismi del Parlamento e del Governo per mettere finalmente ordine in un settore estremamente vitale, ma carico di incertezze che ne limitano spesso l’operatività.