Firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione di una sede del Museo Maxxi a Messina, un grande Polo culturale legato a quello romano. Hanno sottoscritto l’accordo Alessandro Giuli, Presidente di Fondazione MAXXI, Federico Basile, Sindaco di Messina, e Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’università degli Studi di Messina. Individuata una doppia sede: l’edificio di archeologia industriale delle Torri Morandi, di proprietà del Comune di Messina, e Villa Pace, di proprietà dell’Università degli Studi di Messina. Due beni che verranno trasformati nei due “polmoni” del nuovo Polo museale, che verrà chiamato Maxxi Med, Museo delle Arti del XXI secolo del Mediterraneo, a sottolineare il ruolo strategico della città dello Stretto.
Il protocollo prevede, tra le attività preliminari, la realizzazione di uno studio di fattibilità per il recupero egli adeguamenti funzionali degli edifici e la collaborazione con istituzioni internazionali, come il Centre Pompidou di Parigi.Lo aveva preannunziato, nei mesi scorsi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’obiettivo è di dar vita a un Polo dedicato alla scena artistica contemporanea del Mediterraneo, per esplorare e approfondire il patrimonio identitario comune e le culture dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, creando occasioni di confronto e scambio. Sarà, inoltre, un Centro di ricerca e di formazione per le nuove professionalità nel settore della cultura, cosi come è il Maxxi a Roma. Un museo “ponte” in grado di facilitare il dialogo interculturale tra Europa, Maghreb e Medio Oriente attraverso il linguaggio universale dell’arte.
La scelta di Messina come sede del complesso ribadisce il ruolo strategico della città, considerata un riferimento nell’area mediterranea. Più in generale, l’operazione è inclusa fra gli interventi di rigenerazione urbana destinati a trasformare il volto dell’area messinese nei prossimi anni.