Le mura della città stellata sano state scelte per la candidatura italiana all’Unesco. La commissione nazionale ha deciso che il sito “le opere di difesa veneziane tra il XV e IL XVII secolo” rappresenterà l’Italia davanti alla commissione internazionale. “Da oggi inizia un nuovo rinascimento per Palmanova -commenta il Sindaco Francesco Martines- abbiamo fatto i passi giusti e creduto fin dal primo momento in questa candidatura coinvolgendo la comunità comunale e regionale e non lasciando nulla di intentato”.
La candidatura è stata possibile grazie a un lavoro congiunto e sinergie tra istituzioni con capofila Bergamo e Palmanova tra le quattro città italiane partner insieme a Zara e Sebenico, permettendo così la messa in rete delle opere murarie di origine veneziana tra l’Italia la Croazia e il Montenegro. “Ringrazio il Ministero per aver colto l’importanza della candidatura Unesco, è un’opportunità straordinaria per la valorizzazione di un sito regionale unico e per contribuire a un’iniziativa che dopo secoli ricongiunge città, terre e stati che sono rimasti a lungo separati nella storia” ha dichiarato la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
Il percorso, iniziato nel 2011 con la pulizia dei bastioni grazie all’ausilio degli oltre 4 mila volontari ha portato quest’anno allo stanziamento 3 milioni di fondi da parte del Mibact per la ristrutturazione delle mura della città stellata e non può ancora dirsi concluso. Entro 18 mesi saranno a Palmanova gli ispettori Unesco per proseguire con l’iter di valutazione e verifica della candidatura del sito a patrimonio dell’umanità .