Giunto alla seconda edizione, il Premio torna ad essere un momento di incontro e di scambio che pone al centro dell’attenzione i beni e le attività culturali come risorse che producono utilità e ricchezza nei diversi contesti territoriali.
Al Premio “Cultura di Gestione”, dopo il successo dello scorso anno, sono pervenuti ben 120 progetti da parte di comuni, regioni, province, associazioni e organizzazioni non profit che, se da un lato aiutano a comprendere le dinamiche dello sviluppo e della competitività tra i sistemi locali, dall’altro danno lo spaccato di un’Italia che cambia, ricca di nuove proposte e iniziative.
In un momento di generale crisi economica e di grandi trasformazioni, l’insieme di queste esperienze che partono dal “basso” costituiscono la prova di come il settore della cultura sia un fertile laboratorio caratterizzato da un forte dinamismo e da progettualità fattive, fino a poco tempo fa, impensabili.
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